Smart Home e Media

Smart Home e Media: barriere ed opportunità, cosa ci aspetta nel prossimo futuro?

Il mercato italiano della Smart Home negli ultimi anni è in continua e costante crescita, spinto dall’attuale situazione di emergenza sanitaria che ha contribuito ad una forte accelerata sia dal punto di vista del mercato globale che all’incremento dei dispositivi abilitati per la Smart Home.

Parallelamente alla crescita del mondo Smart Home si conferma anche quella del mercato legato al Media Entertainment, soprattutto con l’affermarsi dello standard HbbTV. Oggi il mercato propone esclusivamente TV connesse, basti pensare che le più importanti emittenti televisive hanno ampliato il proprio portfolio di offerta arricchendolo con le applicazioni interattive, con l’obiettivo di profilare il telespettatore ed offrirgli un’esperienza di fruizione esclusiva.

Cosa si intende per Smart Home?

Smart home, ovvero casa intelligente, è un termine di origine anglosassone che si sta sostituendo pian piano al termine italiano “domotica”. I dispositivi Smart fanno parte dell’ecosistema IoT che includono anche tutti i prodotti che utilizzano la connettività e le applicazioni mobile per offrire nuove funzioni connesse. Essi automatizzano una serie di processi nelle abitazioni, allo scopo di ottimizzare i consumi ed offrire maggiore comodità.

Qual è il ruolo delle Smart TV nel mondo dell’IoT e dello Smart Home?

Le tematiche che ruotano intorno al mondo Smart Home sono molteplici come la gestione dell’illuminazione, degli accessi, dei consumi energetici, degli elettrodomestici e la gestione della sicurezza domestica.

Perché non controllare tutto ciò stando seduti comodamente sul divano mentre guardiamo la finale di Champions oppure una fiction televisiva?

Oggi tutto questo è possibile! Mediante le Smart TV possiamo interagire con tutti i dispositivi Smart Home supportati nativamente oppure mediante l’utilizzo delle applicazioni distribuite sui diversi marketplace.

Dal punto di vista dell’intelligenza artificiale, le Smart TV rappresentano la sorgente ideale di informazione, infatti consentono di apprendere in maniera profonda le abitudini dei componenti del nucleo familiare grazie alla costante e diversificata interazione che intercorre tra l’utente finale e la televisione. Basti pensare alla mole di dati raccolta durante la visione di un contenuto video, piuttosto che all’uso delle applicazioni interattive per la fruizione di contenuti on-demand (VOD).

Sono evidenti, quindi, le motivazioni che hanno spinto tutti i maggiori brand ad attivare diverse linee di produzione di dispositivi intelligenti (SmartTV, dispositivi wereable, ecc.) interconnessi andando ad infoltire l’ecosistema dello Smart Home.

L’eterogeneità di questo fitto ecosistema spesso però, risulta divenire una barriera d’ingresso per l’utente finale. Sul mercato esistono diverse piattaforme che consentono la gestione e l’interoperabilità fra dispositivi Smart di diversi manufacturer, purtroppo spesso i processi di provisioning e onboarding sono complessi e articolati provocando il rifiuto da parte dell’utente finale.

È possibile migliorare l’esperienza utente eliminando tale barriera?

Per migliorare l’esperienza utente occorre innanzitutto semplificare i processi di configurazione dei dispositivi e far si che brand diversi possano colloquiare tra di loro senza configurazioni aggiuntive. A tal scopo le più grandi aziende del settore si sono unite ed hanno fondato il progetto Connected Home over IP nel tentativo di andare a definire un novo standard.

Il progetto si basa sulla convinzione condivisa che i dispositivi domestici intelligenti dovrebbero essere sicuri, affidabili e facili da usare. Basandosi sul protocollo Internet (IP), il progetto mira a consentire la comunicazione tra dispositivi domestici intelligenti, app mobili e servizi cloud e a definire un insieme specifico di tecnologie di rete basate su IP per la certificazione dei dispositivi.

I dispositivi conformi dovranno implementare almeno una tecnologia supportata e non necessariamente tutte. L’obiettivo della prima versione della specifica sarà il Wi-Fi, fino a 802.11ax, Thread su 802.15.4-2006 a 2,4 GHz e implementazioni IP per Bluetooth Low Energy, versioni 4.1, 4.2 e 5.0 per la rete e i protocolli wireless fisici.

Lo standard si pone anche ulteriori obiettivi come, ad esempio, la gestione del ciclo di vita del provisioning/onboarding, il ripristino degli errori e l’aggiornamento del software.

I vantaggi dell’adozione di tale standard non saranno solo per i consumatori, ma anche per tutti coloro che lavorano sullo sviluppo di applicazioni e di nuovi dispositivi compatibili con i servizi di Smart Home.

C’è da aspettarsi un prossimo futuro dove le tecnologie intelligenti ed interconnesse, unite alle potenzialità del mondo Media Entertainment, continueranno prepotentemente a far parte della nostra vita quotidiana, offendo un nuovo modo di vivere l’ambiente domestico che sarà arricchito di innovazione, fantasia e, perché no, di sicurezza.

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