In Super Mario Maker, ad esempio, Quattro top player si sfidano per aggiudicarsi il titolo di Campione e uno speciale trofeo attraverso una serie di livelli di Super Mario creati dal team di Nintendo Treehouse, divisione interna di Nintendo of America [Fonte].
E quello di Super Mario è solo un esempio … I titoli videoludici che vengono praticati come e-sports sono moltissimi e spesso non hanno, per il tema del gioco stesso, nulla in comune con gli sports che tutti conosciamo.
Volendo provare a sintetizzare le maggiori differenze tra i due mondi potremmo scrivere i seguenti punti:
● Gli E-Sports sono un fenomeno che nasce digitale
● Il “gioco” è una proprietà intellettuale di qualche compagnia (EA, Ubisoft, Riot…)
● Lo Streaming offre un’alternativa per i bravi giocatori al gioco competitivo
● La Fan-base non, solitamente, localizzata in qualche regione del mondo (come invece accade, ad esempio, per il calcio)
● La maggior parte degli E-Sports monetizza la fan-base ad un tasso più lento rispetto agli sport tradizionali.
Quali sono i maggior E-Sports
Giochi come League of Legends, CS:GO e Dota 2 sono, tradizionalmente, considerati i giochi che muovono maggiormente il mondo degli e-sports (nessuno di questi è un gioco che riproduce uno sport reale…) tuttavia fare una classifica assoluta è difficile in quanto i fattori da considerare potrebbero essere molteplici: visualizzazioni, numero di tornei, soldi messi in palio, utenti iscritti al circuito competitivo.
E’ quindi una questione di scelte, ad esempio, Fortnite è un gioco che, pur non avendo un proprio circuito ufficiale interno di gare (come invece hanno i titoli detti prima) riesce a generare delle competizioni con premi milionari che attirano migliaia di visualizzazioni.
E’ decisamente un mondo rapido senza regole ben definite, in continua variazione, la cui analisi va seguita mese per mese.
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